Traversiere anonimo in tre pezzi di bosso della fine del secolo XVII, conservato nel Sacro Convento dei Francescani di Assisi, e considerato il più antico flauto traverso a una chiave a noi pervenuto. La sua longevità appare chiaramente dalle caratteristiche tipicamente rinascimentali del foro di insufflazione e dall’intonazione piuttosto arcaica, poco disposta al cromatismo.
Una lunga serie di considerazioni mi ha portato a ritenere che esso provenga dalla Francia, molto probabilmente dalla bottega degli Hotteterre, e forse rappresenti il lavoro finale di un apprendista che potrebbe essere Pierre-Jean Bressan, il quale poi lo portò con sé in Inghilterra, dove in seguito costruì altri traversieri, in tre o quattro pezzi, che ripetono strettamente le sue caratteristiche interne, a parte il diapason più alto.
Lo studio dell’originale e numerose sperimentazioni mi hanno permesso di realizzare una copia che, pur conservando intatte le sue eccezionali caratteristiche acustiche, risulta più facile da suonare intonato con diteggiature barocche, alternative a quelle in parte rinascimentali dello stesso originale.
Disponibile in African blackwood (anche con inserti di avorio tipo Hotteterre) e chiavetta di argento.
