Sono convinto che non esistono modelli adeguati, per cronologia, al flauto che immaginiamo corrispondere a quello utilizzato da Van Eyck e da lui descritto con una figura e una tabella di posizioni.
Sono perciò partito dall’idea di un suono (che volevo ampio, marcato e squillante) e da un repertorio, tenendo a mente alcuni indizi come l’uso esteso dei mezzi fori che presuppone la presenza di fori piuttosto grossi e, di conseguenza, di una cameratura di notevoli dimensioni.
Il risultato del mio lavoro è un flauto che presenta una cameratura di dimensioni quasi rinascimentali, con una struttura interna (cilindrico-conica) e un tipo di voicing decisamente orientati verso la tipologia del flauto barocco. L’estensione è quella del flauto barocco e le posizioni coincidono con quelle date da Van Eyck/Blankenburg, con l’eccezione del secondo si che richiede la classica posizione barocca. Un flauto agile e divertente, facilissimo da suonare.
Disponibile in due versioni:
soprano in do, un solo pezzo o due, con corpi alternativi 440/415
contralto in sol, in due pezzi, con corpi alternativi 440/415
